Alkan: Le Festin d’Esope, Sonatine, Trois Morceaux Op. 15
[…] Le opere di Alkan richiedono veramente un pianismo trascendentale, un sangue freddo e un freddezza notevoli di fronte a delle caratteristiche e delle sonorità di una stranezza che rimangono ineguagliabili, sia nella sua epoca sia in quelle a venire.
Il feroce Festin d’Esope che apre il disco di Vincenzo Maltempo, autore di un testo di presentazione del disco di grande ricchezza, si presenta come una serie di variazioni le une più folli delle altre. L’italiano, dalla bravura e precisione veramente notevoli […] ci regala un’esecuzione focosa pur se sempre ben sostenuta. Egli surclassa Raymond Lewenthal (RCA), la cui esecuzione non è sempre chiara e precisa e il cui suono non è certo gradevole, ma anche quella di Ronald Smith (EMI), piuttosto noiosa e con poche sorprese.
Nei Trois Morceux dans le genre pathétique […] Maltempo mette tutta la sua sensibilità, il suo lirismo, la sua chiarezza della concezione formale, il calore dei suoi timbri al servizio di questo ciclo così inquietante.
Con questo disco appassionato, Maltempo conferma il suo posto nella cerchia ristretta degli interpreti d’elezione di Alkan.
Bertrand Boissard, Diapason, Sept. 2013, 5 * * * * *